Il toponimo del vicolo trae origine dalla presenza delle botteghe di coloritori e conciatori di pelli, detti appunto in lingua genovese ongitori o cordaneri.
Erano questi gli artigiani che nel Medioevo lavoravano le pelli (ontorie in genovese) con l’olio di pesce. A causa del fastidioso olezzo che ne scaturiva con conseguenti lamentele della popolazione, la Repubblica fu costretta a prendere delle misure che portarono alla graduale dismissione delle botteghe.
Queste attività assai inquinanti inoltre necessitavano di molta acqua che veniva attinta dalla vicina fontana della vasca di Porta dei Vacca.
A partire dal 1660 questa zona divenne la sede del ghetto ebraico.
La Grande Bellezza…
In copertina: Vico Untoria. Foto di Gabriella Paola.