Vico Largo è uno dei numerosi caruggi che fungono da collegamento tra via Prè e via Gramsci.
Curiosamente per tutto il Medioevo e fino al 1868 i vico Largo in città erano due.
Per non confonderli l’altro che si trovava nella zona delle Grazie fu ribattezzato nell’odierno Vico delle Camelie.
Probabilmente l’origine del toponimo rimanda al fatto che, rispetto agli altri caruggi della contrada, vico Largo è appunto un pò più grande e a quel tempo carrabile.
Qui, oltre ai muri scrostati, sono visibili resti di archetti, una bifora del XV sec e due piccole settecentesche edicole marmoree: di Madonna con il bambino la prima e di Madonna della Misericordia la seconda.
In Copertina: Vico Largo.
Singolare la disposizione delle targhe che segnano il confine tra via delle Grazie e via delle Camelie.
Un tempo quest’ultimo era noto come Vico Largo. Intitolazione che venne poi mutata nell’attuale nel 1868 per non confonderlo con il vico Largo del sestiere di Prè.
Il caruggio scendeva verso il molo vecchio e costituiva l’inizio del tragitto della ripa tangente alle case e ai magazzini che si affacciavano direttamente sui moli del porto medievale.
Si trattava di una sorta di primitiva circonvallazione a mare che comprendeva Vico Largo, Via delle Grazie, vico di Canneto il Curto, via San Luca e via del Campo fino a Porta dei Vacca.
L’anello collegava i tre sestieri entro la cinta muraria con relativi scali dal Molo Vecchio alla Darsena.
In Copertina: Via delle Camelie incontra via delle Grazie. Foto di Stefano Eloggi.