“È lì, eretta come una matrona: albero maestro tra gli alberi maestri, torre tra le torri, campanile tra i campanili; pronta ad essere tutto per ognuno di noi.”
A Lanterna de Zena l’è fæta a trei canti, Maria co-i guanti lasciæla passà. A tr’öue de nêutte e tutti l’han vista a fava a fiorista vestîa da mainâ. Cattæghe ‘na roba, cattæghe ûn frexetto cattæghe ûn ometto, pe fâla ballâ.
La Lanterna di Genova è fatta a tre angoli, Maria con i guanti lasciatela passare. Lavora di notte e tutti l’han vista faceva la fiorista vestita da marinaio. Compratele un vestito, compratele un nastro trovatele un ometto, per farla ballare.
Questa antica filastrocca popolare del ‘700 testimonia come da qualunque punto la si guardasse, la Lanterna mostrasse sempre tre lati.
In Copertina: La Lanterna di Genova. Foto di Antonio Corrado.
“Il primo dettaglio che colpisce l’occhio da lontano è un faro o lanterna molto elegante, costruito sulla sporgenza di una scogliera sul lato occidentale del porto, così alto che in una giornata senza foschia lo si può vedere da una distanza di trenta miglia”.
No questa mi spiace non si può proprio confondere con nessun’altra costruzione umana. Buon Compleanno Lanterna. 890 anni e non sentirli. “Un faro che illumina dove il sole non arriva”.
La Grande Bellezza…