“Quando attraverserà l’ultimo Vecchio Ponte, ai suicidi dirà baciandoli alla fronte. Venite in Paradiso là dove vado anch’io. Perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio”. (cit. da Preghiera in Gennaio di F. De Andrè)…
Il settecentesco Ponte di Carignano voluto dalla famiglia Sauli.
“C’è un bellissimo ponte, costruito a spese di casa Sauli , che congiunge un’altura della città all’altra, costruito al di sopra delle case, ad un’altezza prodigiosa”.
Cit. Montesquieu
Il Ponte di Carignano, costruito tra il 1718 e il
La Grande Bellezza..
“Siano le vostre mura inespugnabili come lo sono i vostri cuori”. Papa Alessandro III nel 1163 in occasione dell’inaugurazione delle Mura del Barbarossa.
Tratti delle antiche mura in Vico Noli, zona della Madre di Dio tra i Passi Gattamora e delle Murette.
La Grande Bellezza…
“Vedrai una città regale addossata ad una collina alpestre, superba per genti e per Mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”. Appunti di Francesco Petrarca in viaggio verso Gerusalemme nel 1358.
La Grande Bellezza..
“Affaticato dal camminare, mi siedo su una panchina, testimone ammirato del modo con cui quel fiero dominatore, ch’è stato per millenni l’eroe del giorno e lo sarà fino all’ultimo giorno, del modo con cui il sole nel suo tramonto di fuoco investe delle sue figurazioni l’intero paesaggio, mentre il mio occhio portandosi al di là del muro che circonda il giardino, contempla quell’eterno simbolo dell’eternità: l’orizzonte infinito”.
Søren Kierkegaar
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Foto di Danilo Lo Re.
Nell’omonima piazza delicate tinte pastello attorno ai truogoli di S. Brigida.
“Un giorno il viandante che passerà dall’alto dei colli che recingono Genova, accennando con la mano i lontani cumuli di detriti, dirà: laggiù fu Genova ”. Per fortuna la nefasta profezia della Santa svedese non si è mai avverata.
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Scorci incantati, con cupole fiabesche, di creuze che arrancano ansimanti verso un cielo da sempre in salita.
Salita Famagosta
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“Un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani…” cit. da Inverno di Faber.
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“Peter Clemenza quella notte dormì male. La mattina si alzò presto, si preparò da solo la colazione con un bicchiere di grappa, una spessa fetta di salame di Genova, e un grosso pezzo di pane italiano fresco che veniva ancora consegnato alla porta come nei vecchi tempi”.
Cit. Inizio del capitolo 6 de “Il Padrino” di Mario Puzo.
In copertina: la vetrina del Gran Ristoro in Sottoripa 27 all’altezza di Vico dei Cartai.
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Bucolico paesaggio lungo le valli del Reno?
No Villa Serra a Comago.
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