Con buona pace degli amici partenopei il lotto è nato clandestinamente a Genova sul finire del ‘500 anche se, solo nel 1620, è stato legalizzato.
Il gioco consisteva nello scommettere sull’estrazione casuale di cinque nomi su una rosa di centoventi papabili che avrebbero assunto il ruolo di membri del Maggior Consiglio della Repubblica. Essendo la carica semestrale il gioco si ripeteva due volte l’anno e prese il nome di “Giuoco del Seminario”.
Con i proventi delle scommesse il Senato di Palazzo Ducale, una volta rimborsati i premi, copriva buona parte delle spese correnti.