“Sul molo, la torre alta e quadrata del faro, detto ‘la Lanterna’, sembra una candela smisurata”.
Cit. Guy de Maupassant.
“Era l’ora felice dell’assalto e del bacio. L’ora dello stupore
che ardeva come un faro”.
Cit. Pablo Neruda.
La Grande Bellezza…
Foto di Lino Cannizzaro.
“Giro per le strade di Genova, è la mia città. Voi gente normale non potete apprezzare cosa si prova ad essere come me, a non aver niente e nello stesso tempo sentirsi padroni”.
Cit. Bruno Lauzi
… pensiero che non è poi molto diverso dai versi del cantore napoletano Pino Daniele quando racconta della sua terra…
“Chi tene ‘o mare
cammina see’a vocca salata
chi tene ‘o mare
‘o sape ca è fesso e cuntento.
Chi tene ‘o mare ‘o ssaje
nun tene niente…”.
La Grande bellezza…
Mareggiata a Boccadasse foto di Leti Gagge.
“La torre Galata da quasi 700 anni svetta su Istanbul a secolare ricordo delle glorie genovesi”.
“Nessuno appartiene a Genova quanto i genovesi d’Oriente. Nessuno sa amarla come loro. Per quanto essa cada, la vedono in piedi; per quanto imbruttisca, la vedono bella; per quanto sia rovinata e schernita, la vedono prospera e sovrana. Del suo impero non resta niente, niente eccetto la Corsica e quella magra repubblica costiera dove ogni quartiere dà le spalle all’altro, dove ogni famiglia augura la peste all’altra e dove tutti maledicono il re cattolico pur continuando a sgomitare nell’anticamera dei suoi rappresentanti; nel cielo dei genovesi in esilio, invece, brillano ancora i nomi di Cafra, di Tana, di Jalta, di Mavocastro, di Famagosta, di Tenedo, di Focea, di Pera e Galata, di Samotracia e Cassandra, di Lesbo, di Lemno, di Samo, di Icaria, di Chio e di Gibelleto – tante stelle, tante galassie, tante strade illuminate!”
Cit. Amin Maalouf
Nella foto la Torre Galata svetta su Istanbul.
“Genova, con i suoi colossali bastimenti famosi allora nel mondo intero, con le sue case ammonticchiate che spuntano come candele – l’ho amata e l’amo ancora.
Anche Genova bisogna incontrarla venendo dal mare. Avendo proclamato a gran voce che l’amavo, mi sono visto arrivare lettere, segni di amicizia. Ma anche delle domande: dicevo proprio quello che pensavo? Anche in tempo di maestrale, che cola come una sfilza di rivoletti ghiacciati per strade e stradette, Genova mi incanta. Dalla città alta un breve movimento delle spalle, una svolta ad angolo retto, ed eccovi nella città vecchia, nera, un altro universo, segreto, pieno di odori forti… Siete perduti. Ci si riprende, si torna alla ragione solo al termine del pendio, quando appare il mare.
Questa straordinaria città divorante il mondo è la più grande avventura umana del secolo XVI. Genova sembra allora la città dei miracoli”.
Cit. Fernand Braudel.
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.
Di notte l’incanto di Santa Croce
ti rallenta il respiro,
ti toglie la voce.
Alla luce dei lampioni le ombre tetre
ammantano il crepuscolo del fascino
di quelle millenarie pietre.
Dall’edicola della chiesa scomparsa
per volere del “piccolo caporale” corso
e della sua farsa,
protegge e osserva San Giovanni
la piazza da quasi trecento anni.
L’anima intanto cerca pace
e mentre intorno tutto tace
dal volto sgorga inspieganile il pianto
se Santa Croce intona il suo canto.
Ma ora lascio la parola ai poeti… quelli veri!
“Aprimmo la finestra al cielo notturno. Gli uomini come spettri vaganti : vagavano come gli spettri: e la città (le vie le chiese le piazze) si componeva in un sogno cadenzato, come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull’infinito, che tutto ci appare ombra di eternità? A quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina”.
Cit. Dino Campana.
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.
In epoca medievale la zona del rio Vallechiara fra Castelletto e il Carmine era nota, poiché adibita all’allevamento degli ovini, come contrada Pastoriza.
“L’aria è rosa. Un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura”
Cit. Dino Campana.
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.
“La città è circondata da mura e gli abitanti non sono governati da un re, ma da magistrati che nominano a loro piacimento. Ogni cittadino ha sulla casa una torre, e nei periodi di guerra si combattono fra di loro dall’alto delle torri. Hanno il dominio del mare; costruiscono delle imbarcazioni chiamate galeras e compiono atti di pirateria contro ʾEdom e Išmaʿʾel, dal paese di Javan fino alla Sicilia, ed il bottino dei loro saccheggi lo riportano da ogni parte a Genova. Sono in guerra permanente con i Pisani”.
Cit. Beniamino di Tudela.
Fot di Leti Gagge.
“Vieni a mirar la cerula
Marina tremolante;
Là Genova torreggia
Sul talamo spumante;
Là i tuoi nemici imperano,
Vincerli indarno speri…
Ripara i tuoi pensieri
Al porto dell’amor”.
Cit. Simone Boccanegra nel 1339 eletto primo Doge di Genova.
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.
“Genova è una città che mi ha stregato. Nemmeno ora che vivo a Roma riesco a levarmela di dentro […] Me la sogno di notte, la sospiro di giorno. Per dirla alla francese, con le parole di Valery, je suis malade de Gênes”…
Cit. Giorgio Caproni
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.
“Verdi lo ha espresso perfettamente. Popolo della feroce storia. È un luogo che non ha mai superato il suo feroce passato. […] Una volta che Genova ti entra dentro, non te ne puoi liberare. […] Genova ha un cuore e un’anima come nessun altro”.
Cit. Mitchell Wolfson.
La Grande Bellezza…
Foto di Leti Gagge.