La piazza e la via del Fossatello occupano la zona che in epoca romana era nota come il Campo di Marte, ovvero quello spazio destinato ad accampamento dove si svolgevano le esercitazioni militari.
Prima dell’erezione nel 1155 delle mura del Barbarossa il Fossatello era una zona di campagna extra moenia attraversata da un ruscello, il rio Fossatello appunto, caratterizzata da sparute casupole in legno.
A partire dal 1158, quando la contrada era ormai dentro le mura i Piccamiglio, proprietari della maggior parte delle abitazioni in zona, vi costruirono la piazza.
Nel 1308 si ha curiosa notizia della presenza in loco di bagni pubblici adibiti ai soli uomini.
Dal 1540 al 1870, quando fu trasferito in Piazza Bandiera, la piazza ospitò il mercato di frutta e verdure.
Per soddisfare la conseguente necessità di acqua la piazza nel 1844 fu dotata di una fontana fatta pervenire appositamente da Soziglia.
Al civ. n. 2 della piazza si incontra il cinquecentesco Palazzo Babilano e Cipriano Pallavicini.
Il portale originario dell’edificio, attribuito ai fratelli Michele e Antonio Carlone, venne venduto al Victoria Albert Museum di Londra.
Nel 1840 lo stabile fu svuotato e rialzato. Il prospetto completamente ripensato adornato in stile neoclassico con statue, putti sui timpani delle finestre e un cornicione con medaglioni imperiali e fiori.
Al civ. n. 9r si nota invece una nicchia che accoglie la statua di San Giovanni Battista benedicente.
Al civ. 3r ecco un’altra edicola di Madonna col Bambino con struttura originale settecentesca e dipinto moderno dell’artista Ugo Lombardo.
All’angolo fra la via e la piazza ecco un palazzo medievale con sulla facciata brani in pietra bianca e nera.
Qui nei quattro grandi archi ogivali tamponati a piano strada ha sede l’antica e rinomata Pasticceria Liquoreria Marescotti.
Al civ. n. 2 purtroppo in pessime condizioni l’elaborato cinquecentesco portale attribuito ai maestri toscani Donato Benti e Benedetto da Rovezzano.
All’incrocio con Vico San Pancrazio è possibile poi ammirare la secentesca Madonna del Cardellino. La peculiarità di questa edicola sta nel fatto che è costituita da due elementi distinti: un dipinto della Vergine ad olio su ardesia il primo, un baldacchino sempre di ardesia sopra che accoglie il Padre Eterno Benedicente in stucco, il secondo.
In copertina: Piazza del Fossatello. Foto di Leti Gagge.