… sappia che Genova si vede solo dal mare”… (cit. “Chi guarda Genova” di Ivano Fossatie Fabrizio De André) con il suo porto per commerciare, le sue mura per difendersi, i suoi forti per proteggersi, le sue piazze per giocare, i suoi balconi per stendere, i suoi parchi per passeggiare… e i suoi monti…. per amarsi…
Foto tratta dal libro “Saluti e Baci” di Vito Elio Petrucci.
cantava il Poeta: “Spesso gli sbirri e i carabinieri al proprio dovere vengono meno, ma non quando sono in alta uniforme e l’accompagnarono al primo treno… “riferendosi a Bocca di Rosa e proseguiva rimando: “ed arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi e con le armi” … stavolta , almeno due militari hanno sbagliato stazione la passeggiata e il panorama sopra le Mura di Santa Chiara meritavano una distrazione…
Cartolina tratta dalla Collezione di Stefano Finauri.
…. “lungo le calate dei vecchi moli, in quell’aria carica di sale, gonfia di odori, lì ci troverai i ladri, gli assassini e il tipo strano, quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese, ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo”.
(Cit. La Citta’ Vecchia di Fabrizio De André)….
51 anni fa Il Poeta scriveva il Quinto Vangelo…
Genova, Settembre 2016