Storia del Sacro Mandillo…

di un re… di un pittore… e di un Capitano…
Il re di Edessa Abgar, ammalatosi di lebbra, inviò in Palestina il pittore Anania per ritrarre le sembianze di un giovane predicatore di cui aveva sentito molto parlare, un tal Gesù, nella speranza che ciò lo avrebbe aiutato nella guarigione.
Anania non riuscì a dipingerne le fattezze cosicché, il Nazareno si asciugò il volto in un fazzoletto di lino imprimendovi i propri lineamenti, dicendogli di consegnarlo al proprio Re.
Tornato in patria Anania accostò il Volto Santo al Re che subito guarì e si convertì al Cristianesimo, proclamandolo religione di Stato.


Dopo varie peripezie, nel 1362, la reliquia giunse a Genova donata dall’imperatore di Costantinopoli al futuro doge, il Capitano e mercante Leonardo Montaldo.
Costui la consegnò ai monaci armeni in fuga dalle invasioni musulmane, stabilitisi in Genova già dal 1308, presso la Chiesa di S Bartolomeo degli Armeni.
Trafugato nel ‘500 dai francesi venne riacquistato e riconsegnato nuovamente ai Monaci orientali.

"Crocifisso bianco settecentesco del Maragliano".
“Crocifisso bianco settecentesco del Maragliano”.


Un’altra perla di Genova, anzi un prezioso gioiello di fattura bizantina, una reliquia che, per valore storico, culturale, artistico e religioso, venerata dagli Ortodossi, è ritenuta addirittura dagli stessi più importante della Sindone custodita a Torino.
Ultima curiosità il Capitano Montaldo, portò seco anche una singolare pianta che ornava i balconi della città.

“Strepitoso trittico del 1415 di Turino Vanni sull’altare maggiore: Madonna e Santi e storie di San Bartolomeo”

Fu così che, secondo la leggenda, quella profumata piantina, chiamata “Erba del Re”, il basilico approdò sulle nostre coste.

5 pensieri riguardo “Storia del Sacro Mandillo…”

  1. Conosco bene il mandillu ma non ne conoscevo la storia.E nemmeno conoscevo la provenienza del basilico di cui i genovesi hanno saputo fare buon uso.

    1. Infatti Rosa…. Il “questi” del racconto è riferito a Gesù e non certo al pittore.
      Rileggendolo però, non hai tutti i torti, potrebbe sembrare il contrario.
      Provvedo a renderlo più chiaro.
      Grazie.

        1. No, anzi grazie, ogni suggerimento, precisazione o notizia è ben accetta.
          “So di non sapere” diceva Socrate… Io ci metto tanta passione

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