di una dolorosa emigrazione… di un porto argentino e… di una squadra genovese…
Non doveva apparire molto diversa l’immagine che i pescatori genovesi si portarono nel cuore allorquando, nei primi decenni dell’800, abbandonarono il loro quartiere natio, imbarcandosi alla volta di Buenos Aires in cerca di fortuna.
Fu così che sbarcati in Sudamerica si diedero da fare e costruirono in breve tempo, a immagine, somiglianza e ricordo di quello originario, il Porto della Boca (da Boccadasse… a Boca…).
I genovesi oltre ai colori e agli odori della propria terra portarono seco la necessità di praticare il football.
Fu così che nel 1905 sei amici, di cui quattro genovesi, fondarono quella che sarebbe diventata la squadra più titolata del pianeta; il Boca Juniors.
Nel 1907 il giovane Baglietto, primo presidente, insieme ai suoi amici intento a osservare nostalgicamente il mare, decise che
il Boca avrebbe adottato i colori della prima nave che fosse giunta in porto.
La prima fu un’imbarcazione svedese.
Per questo il giallo e il blu divennero i colori sociali, associati al titolo “xeneizes” impresso sulla maglietta.
Giusto per non dimenticare mai le proprie origini.
A titolo di curiosità anche l’altra grande squadra argentina fondata già nel 1901 il River Plate, il cui primo presidente fu Salvarezza, nacque alla Boca e fu fondata dai genovesi.
A titolo di curiosità anche l’altra grande squadra argentina fondata già nel 1901 il River Plate, il cui primo presidente fu Salvarezza, nacque alla Boca e fu fondata dai genovesi.
Costui, osservando sulla banchina delle casse di legno chiaro, bollate trasversalmente di rosso con la dicitura “River Plate” in attesa di essere imbarcate (traduzione inglese di Rio de la Plata”), ne trasse ispirazione per la scelta della divisa bianca con banda trasversale rossa del Club.