A testimonianza del prestigio e delle ricchezze accumulate dalla Superba in seguito alla scoperta dell’America e, soprattutto, in virtù dell’alleanza stipulata con i reali di Spagna, in tutte le corti si diffuse questo assai pragmatico modo di dire:
“ (l’oro) nasce onorato nelle Indie (occidentali)
da dove la gente lo accompagna
viene a morir in Spagna
ed è seppellito a Genova.
Un’altra versione più sintetica rimanda allo stesso concetto:
“(l’oro) nasce in America, cresce a Valencia, viene sepolto a Genova”.
I Doria, gli Spinola e i Centurione furono fra i principali sostenitori finanziari dell’impero di Carlo V e delle sue relative campagne militari.
Nel “Secolo dei Genovesi” costoro per fama, prestigio e potenza si posero sullo stesso influente piano dei grandi banchieri sassoni, ebrei, nordici e tedeschi come i ricchissimi Fugger e Welser, tessendo le fila dell’economia mondiale del loro tempo.
Il deposito aureo del Banco di S.Giorgio fu tra i più ricchi d’Europa, se non il più ricco. Fu il “buon” Napoleone che, unita la Repubblica di Genova all’Impero, carro dopo carro, portò tutto l’oro a Parigi e lì rimase. Ho letto che questo notevolissimo deposito aureo contribuì ad arricchire i Rothscild, che divennero i primi banchieri d’Europa. A Genova, in compenso, restituirono il Sacro Catino, in pezzi.