L’entroterra di Arenzano si trasforma così nella scenografia della Natività, con terrazze, ripari e rifugi ricostruiti fedelmente grazie alla tecnica, oggi padroneggiata da pochi, dei muretti a secco.
Un’opera realizzata da Benedetto Damonte, con il supporto di Ino Caviglia, Francesco Damonte e altri collaboratori: il presepe, esposto per la prima volta nel 2016 nella vetrina di una gastronomia, ha riscosso così tanto successo che negli anni si è ampliato, diventando un autentico patrimonio di Arenzano, ora esposto nella sede dello IAT sul lungomare.
Il Rifugio Scarpegin, il Riparo Beppillo, la Ca’ da Gava, la Torre dei Saraceni, Ai Belli Venti e molti altri luoghi della memoria nel “presepe di pietra” di Arenzano, diventano così familiari protagonisti.
In Copertina: Il Presepe di Pietra di Arenzano.