Le prime notizie sul caruggio risalgono al 1345 quando la strada era chiamata dei “Salvaghi”.
Via San Bernardo assunse l’attuale intitolazione nel ‘600 per via del convento e chiesa, oggi scomparsi, che sorgevano all’angolo con Vico Vegetti al posto dell’edificio occupato dalle scuole.
La chiesa fu costruita sui resti di una precedente dimora nobiliare dei De Marini e nel 1627 divenne anche convento dei monaci Cistersensi Fogliensi.
Nel 1797 gli edifici religiosi vennero sconsacrati e dismessi per poi essere definitivamente demoliti nel 1849, al tempo della repressione piemontese dei bersaglieri del La Marmora.
Malinconico testimone di un tempo che fu è rimasto il campanile inglobato nelle case circostanti.
Di notte illuminato da un lampione il caruggio riposa mentre la pioggia che accarezza il selciato ammanta i colori ocra di una magica patina.
“Le gocce di pioggia saltellano sul selciato per non bagnarsi“.
Cit. Roberto Gervaso storico e giornalista.
La Grande Bellezza…
Foto di Andrea Robbiano
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