Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore
Vengono
Vanno
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia”.
(cit. testo completo di “Nuvole” di F. De André).
Sono sicuramente rimasta bambina: adoro individuare persone o oggetti nelle nuvole. In esse mi perdo, quando il vento le trasforma.
Quanto ai versi di Fabrizio: chapeau