trova requie nel mondo nostalgico ed ovattato dei ricordi è la Porta Aurea, facente parte della cinta muraria del Barbarossa.
Così chiamata perché eretta sul colle di Piccapietra in prossimità delle abitazioni dei Doria.
Di qui, per contrazione del temine, il toponimo del quartiere Portoria.
La porta sovrastata da due imponenti torrioni (come Porta Soprana e Porta dei Vacca) troncati nell’ 800, era collocata in cima a Salita Cannoni.
I Cannoni però non facevano paura… non erano strumenti di morte bensì potenti condutture d’acqua per alimentare le sue fontane.
Negli anni ’60 del secolo scorso il quartiere di Piccapietra venne demolito e con esso i secolari ospedali di Pammatone e degli Incurabili, ovviamente, insieme alla nostra quasi millenaria Porta.
Così chiamata perché eretta sul colle di Piccapietra in prossimità delle abitazioni dei Doria.
Di qui, per contrazione del temine, il toponimo del quartiere Portoria.
La porta sovrastata da due imponenti torrioni (come Porta Soprana e Porta dei Vacca) troncati nell’ 800, era collocata in cima a Salita Cannoni.
I Cannoni però non facevano paura… non erano strumenti di morte bensì potenti condutture d’acqua per alimentare le sue fontane.
Negli anni ’60 del secolo scorso il quartiere di Piccapietra venne demolito e con esso i secolari ospedali di Pammatone e degli Incurabili, ovviamente, insieme alla nostra quasi millenaria Porta.
Grazie Vittorio, non ricordavo la storia di questa porta.
come architetto non sono contraria a costruire il nuovo ma la vera innovazione secondo me sarebbe quella di fare “buona” architettura senza distruggere brutalmente il passato glorioso di una città
condivido pienamente la risposta del Sig.architetto Maura.
Ogni volta che mi addentro in questa storia provo dolore.