Nel cuore di quella che un tempo era nota come la “Cheullia” al civ. 58 si trova quel che resta dell’edicola della Madonna col Bambino e San Giovannino.
Se la statua originaria è andata persa o, più probabilmente, rubata e sostituita con un’anonima immagine della Vergine, l’elegante tabernacolo marmoreo del 1607 si è conservato invece in buone condizioni.
L’arco tondo che chiude la nicchia, sorretto da due grandi cherubini alati, è sormontato da due cornucopie che riversano frutta.
Alla base della statua era incisa l’epigrafe:
“Svb Tvv Presidiv / An MDCVII.
Recentemente l’edicola è stata restaurata e, adeguatamente illuminata, riportata al suo antico splendore.