Al civ. n. 116r sul palazzo che un tempo fungeva da dogana si trova la grande edicola barocca di “San Giovanni Battista”.
Sul timpano spezzato il Padre Eterno benedice i passanti con la mano destra mentre con la sinistra regge un mappamondo.
San Giovanni è invece raffigurato nell’atto di preghiera con ai piedi l’agnello di Dio. Quando nel palazzo si sviluppò un indomabile incendio vennero portate qui dalla cattedrale le ceneri del santo e le fiamme d’incanto si spensero. Ritenuta pertanto miracolosa questa grande edicola a tempietto è divenuta nei secoli oggetto di grande devozione.
Alla sua base l’epigrafe: “Nostra Tutela Salve”.
In Copertina: L’Edicola di San Giovanni in Soziglia.