All’angolo fra Via al Ponte Reale e Vico Denegri si staglia la settecentesca edicola barocca intitolata alla Madonna Immacolata e a San Zaccaria.
La sfarzosa e monumentale edicola commissionata dalla corporazione dei facchini del grano e raffigura la Madonna a braccia conserte attorniata da cherubini e dal santo inginocchiato in atto di venerazione.
Sulla base l’epigrafe recita: “Dei Parae Immaculatae Sanctissimi Praecursoris Patri Rei Frumentariae Baiuolorum Pietas 1752”.
L’origine del toponimo rimanda al Ponte che attraversava, nei pressi di palazzo San Giorgio, il torrente “riale” di Soziglia che fungeva da raccoglitore delle acque del rio Bachernia e delle Fontane Marose. Così rio, “ria” in lingua genovese, per storpiatura nel tempo si è trasformato in “reale” fomentando l’equivoco con il ponte chiamato alla stesso modo che collegava, il Palazzo Reale con l’imbarcadero direttamente in porto.