Quando io venni al mondo Genova era una delle più belle e tipiche città italiane. Aveva un centro storico ben conservato e tale da conferirle un posto di privilegio tra le villes d’art del mondo; una circonvallazione più moderna dalla quale il mare dei tetti grigi d’ardesia lasciava allo scoperto incomparabili giardini pensili; e a partire dalla regale via del centro una ragnatela di caruggi che giungeva fino al porto […]. Ma Genova non saprei dimenticarla. Ne conosco il dialetto, l’ho parlato a casa e fuori […]. Una città che è una striscia di venti chilometri, da Voltri a Nervi, e a mezza via il grosso nodo centrale. Vista da un aereo sembra un serpente che abbia inghiottito un coniglio senza poterlo digerire.
Eugenio Montale
Amare Genova è: trovare le parole cercate e riceverle da un poeta già, da me AMATO. GRAZIE GENOVA PER IL TUO MONTALE