di cavalieri… di due Chiese… e di una leggenda.
Già prima dell’anno mille esisteva una Chiesa detta del S. Sepolcro che ospitava i pellegrini di partenza o di ritorno dalla Terra Santa.
Qui nel 1099 Guglielmo Embriaco consegnò alle autorità, fra il tripudio generale prima di trasferirle in Cattedrale, le ceneri del Battista.
Nel 1180 i cavalieri di S. Giovanni decisero di costruire due chiese, una sopra l’altra, con relativo Ospitale in modo che i malati potessero assistere alla Messa dal loro letto.
La Chiesa Superiore è tutta in pietra nera di Promontorio e ti avvolge in un’atmosfera magica (una delle poche tutta in pietra nera proveniente dalla cava di S. Benigno), quella Inferiore poi, nella sua essenzialità è strepitosa; in particolare la Cappella di S. Margherita dove i Crociati ricevevano la benedizione emana un fascino fiabesco.
Lasciati rapire dall’irreale silenzio e, se porgi l’orecchio, ti pare di sentire ancora lo sferragliare delle spade e delle armature.
La leggenda poi narra la vicenda del miracolo di S. Ugo, al secolo Ugo Canefri, Priore di San Giovanni, uomo pio e valente guerriero che, intenerito dalle lamentele delle donne che, per lavare i panni dovevano percorrere troppa strada per raggiungere i lavelli, con la preghiera fece scaturire una sorgente d’acqua sul posto.