Come atleti di uno sport di squadra prima della partita i palazzi di Piazza dell’Amor Perfetto sembrano abbracciarsi sotto squarci d’azzurro.
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Categoria: La grande Bellezza
Trittico di Madonna coi Santi
In San Bartolomeo degli Armeni lo stupefacente splendore del Trittico del 1415 Madonna coi Santi e (nella predella) storie di San Bartolomeo di Turino Vanni. Oltre al capolavoro del pittore Pisano l’anonima (dall’esterno) chiesa racchiude preziose perle quali il Sacro Mandillo, “Il Martirio di San Bartolomeo” di Lazzaro Tavarone e uno straordinario Crocifisso bianco del Marigliano.
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La Fontana di Nettuno
La secentesca Fontana di Nettuno di Taddeo Carlone nei giardini della Villa del Principe. Lo scatto frontale esprime tutta la potenza dell’opera, quello dal retro ne esalta la dinamicità. La statua fu voluta da Giovanni Andrea D’Oria in omaggio all’illustre avo Andrea, il Signore del mare: “Questo è quel Doria che fa dei pirati, sicuro il vostro mare da tutti i lati”.
Ludovico Ariosto. Cit. “Orlando Furioso”.
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Castello Bruzzo
Castello Bruzzo costruito nel 1904 dall’architetto Gino Coppedè sul modello di quello del Capitano D’Albertis.
“Ti porterò nel castello e ti terrò lì e nessun altro ti vedrà e avremo giorni e mesi per capire quel che dovremo fare e inventare sempre modi nuovi per stare insieme”.Cit. da “Il Visconte dimezzato”. Italo Calvino.
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Villa “Paradiso” Saluzzo Bombrini
In Via Albaro si staglia Villa Saluzzo Bombrini detta per la sua stupefacente bellezza “Paradiso”.
Edificata dall’architetto Andrea Ceresola nel tardo ‘500 su commessa del marchese Saluzzo. All’interno le sue volte affrescate da Andrea Ansaldo, Bernardo Castello e Lazzaro Tavarone hanno ospitato Byron e De Andrè. Alle pareti quadri di pittori fiamminghi, Van Dyck e Tiziano.
Proprio come la graziosa di Via del Campo la Villa “… Ti guarda con un sorriso, non credevi che il Paradiso fosse solo lì al primo piano…”.
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Santa Maria Immacolata
San Giacomo che sconfigge i Mori
San Matteo in notturna
Chiesa e Piazza di San Matteo. L’indiscutibile fascino a lesene bianco nere della roccaforte dei D’oria. Se possibile lo scatto all’imbrunire ne valorizza ancor di più il secolare fascino.
Uno scrigno ricco di preziose sorprese come la spada e il mausoleo dell’ammiraglio, il chiostro trecentesco e gli straordinari capolavori di G.B. Castello, Luca Cambiaso e Anton Maria Maragliano.
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