La splendida Genova

“Alla fine, esausti per le veglie, fradici e con le occhiaie, giunsero alla bellissima e splendida città di Genova e qui, dopo essere sbarcati nella sua darsena riparata e dopo aver fatto visita ad una chiesa, il capitano e tutta la brigata ripararono in un’osteria dove annebbiarono il ricordo di tutte le burrasche passate con il gaudeamus presente. […] Il buon Tomás ebbe modo di ammirare anche i biondi capelli delle genovesi, l’eleganza e la cortesia degli uomini, l’ammirevole bellezza della città che sembrava avere le case incastonate su per quelle rocce come diamanti nell’oro”.

Cit. Miguel de Cervantes.

La Grande Bellezza…

Le Mura della Marina.

Foto di Leti Gagge.

La città dei miracoli

“Genova, con i suoi colossali bastimenti famosi allora nel mondo intero, con le sue case ammonticchiate che spuntano come candele – l’ho amata e l’amo ancora.
Anche Genova bisogna incontrarla venendo dal mare. Avendo proclamato a gran voce che l’amavo, mi sono visto arrivare lettere, segni di amicizia. Ma anche delle domande: dicevo proprio quello che pensavo? Anche in tempo di maestrale, che cola come una sfilza di rivoletti ghiacciati per strade e stradette, Genova mi incanta. Dalla città alta un breve movimento delle spalle, una svolta ad angolo retto, ed eccovi nella città vecchia, nera, un altro universo, segreto, pieno di odori forti… Siete perduti. Ci si riprende, si torna alla ragione solo al termine del pendio, quando appare il mare.

Questa straordinaria città divorante il mondo è la più grande avventura umana del secolo XVI. Genova sembra allora la città dei miracoli”.

Cit. Fernand Braudel.

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.

L’incanto di Santa Croce

Di notte l’incanto di Santa Croce

ti rallenta il respiro,

ti toglie la voce.

Alla luce dei lampioni le ombre tetre

ammantano il crepuscolo del fascino

di quelle millenarie pietre.

Dall’edicola della chiesa scomparsa

per volere del “piccolo caporale” corso

e della sua farsa,

protegge e osserva San Giovanni

la piazza da quasi trecento anni.

L’anima intanto cerca pace

e mentre intorno tutto tace

dal volto sgorga inspieganile il pianto

se Santa Croce intona il suo canto.

Ma ora lascio la parola ai poeti… quelli veri!

“Aprimmo la finestra al cielo notturno. Gli uomini come spettri vaganti : vagavano come gli spettri: e la città (le vie le chiese le piazze) si componeva in un sogno cadenzato, come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull’infinito, che tutto ci appare ombra di eternità? A quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina”.

Cit. Dino Campana.

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.

Hanno il dominio del mare

“La città è circondata da mura e gli abitanti non sono governati da un re, ma da magistrati che nominano a loro piacimento. Ogni cittadino ha sulla casa una torre, e nei periodi di guerra si combattono fra di loro dall’alto delle torri. Hanno il dominio del mare; costruiscono delle imbarcazioni chiamate galeras e compiono atti di pirateria contro ʾEdom e Išmaʿʾel, dal paese di Javan fino alla Sicilia, ed il bottino dei loro saccheggi lo riportano da ogni parte a Genova. Sono in guerra permanente con i Pisani”.

Cit. Beniamino di Tudela.

Fot di Leti Gagge.

Genova torreggia

“Vieni a mirar la cerula
Marina tremolante;
Là Genova torreggia
Sul talamo spumante;
Là i tuoi nemici imperano,
Vincerli indarno speri…
Ripara i tuoi pensieri
Al porto dell’amor”.

Cit. Simone Boccanegra nel 1339 eletto primo Doge di Genova.

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.

Genova ti entra dentro

“Verdi lo ha espresso perfettamente. Popolo della feroce storia. È un luogo che non ha mai superato il suo feroce passato. […] Una volta che Genova ti entra dentro, non te ne puoi liberare. […] Genova ha un cuore e un’anima come nessun altro”.

Cit. Mitchell Wolfson.

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.

Non parlatemi d’altro…

“Arrivato a Voltri, scorsi finalmente da lontano la grande lanterna del porto di Genova; ormai la separava da noi solo una bella pianura. […] Da Voltri a Genova è, si può dire, una sola via, lunga tre leghe, fiancheggiata a destra dal mare e a sinistra da magnifiche case di campagna tutte affrescate. A chi ha veduto questo, non si venga più a parlare dei dintorni di Parigi o di Lione, o delle bastides di Marsiglia”.

Cit. Charles de Brosses.

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.

Più bella di Parigi

“Strada Nuova, Via Aurea un tempo, Via Garibaldi oggi”.

“Le case sono ben più alte che a Parigi; ma le vie sono così strette che Mypont vi può confermare che non esagero se vi dico che la metà di esse non ha più di un braccio di larghezza, per quanto le fiancheggino case di sette piani; di modo che, se da una parte questa città, in quanto a edifici è molto più bella di Parigi, dall’altra ha lo svantaggio di non poter mostrare quanto vale a causa della cattiva distribuzione urbanistica. Del resto, mi sembra che ci sia un che di ridicolo nell’aver adoperato lo stile architettonico più maestoso, sulle aree più ristrette. I palazzi spesso non hanno né giardini né cortili, almeno che si possano chiamar tali. Quando si entra nelle case, vi imbattete magari in quattro peristilii a colonne sovrapposte, messi a racchiudere uno spazio di venti piedi quadrati. Così è dappertutto, eccetto qualche casa della strada Nuova e della strada Balbi, le due più belle della città superiori a quanto di meglio c’è a Parigi.

Cit. Charles de Brosses

La Grande Bellezza…

Foto di Leti Gagge.