“Nel fondo delle bettole genovesi troverai sprazzi d’arte e di bellezza e fors’anche spruzzi di vino buono, se anche il bicchiere non ti è lanciato direttamente in viso.
Se sei poeta, pittore, idealista, volgi i tuoi passi lungo l’aperta Piazza Caricamento, verso il porto, e fermati a breve distanza dal vecchio e glorioso Banco di S. Giorgio, dove il nostro occhio spirituale ancor vede uscire dall’acqua un brandello della sottoveste di Fiesco.
Sotto palazzi altissimi, che vanno con le loro torri a grattare le nuvole, accucciate come cani ai piedi del padrone, troverai una folla lillipuziana di curiose e care taverne: camerette aperte sulla strada, dentro le quali ferve pittoresca e gioconda la vita della gente del porto.
Al primo piano, sopra il piccolo locale modesto lungo la strada, s’allineano bottegucce d’ogni specie il cui ingresso è dalla parte opposta e a piano terra sotto i porticati. […] La sera quando tutte le finestrine delle botteghe e gli interni delle piccole bettole s’illuminano, lo spettacolo è meraviglioso e dà l’impressione di una costruzione fantastica in una festa d’artisti”.
Cit. Hans Barth (1862 – 1928) scrittore tedesco.
Foto di Alessandro Platone.