Quando la Commenda era stata privata della sua quasi millenaria vocazione storica, religiosa e militare della città.
Quando venne inopinatamente destinata ad abitazioni private, botteghe, cantine e magazzini.
Persino bar e farmacia e le sue preziose arcate di pietra di Promontorio murate senza ritegno.
Quando addirittura dove l’Embriaco era tornato da eroe con le spoglie del Precursore e i tesori della Crociata c’erano le auto.
Il secolare Campanile a cinque guglie assiste incredulo. Chissà che dispiacere per Guglielmo di Voltaggio suo fondatore e per Ugo Canefri (S. Ugo) suo leggendario Priore.
“La Commenda negli anni ’50 del secolo scorso”.