Vico Denegri prende il nome dalla nobile famiglia Dinegro originaria di Portovenere.
Per via della presenza in loco delle botteghe della corporazione dei distillatori il caruggio era anticamente noto come Vicolo dell’Acquavite o degli Acquavitai.
Qui ha sede, anche se l’ingresso principale dell’edificio è in Via San Luca n. 2, la loggia del Palazzo di Ambrogio Di Negro.
A fianco una lapide recita: “Il Nome di Questo Vicolo Ricorda / Andalò Di Negro / Tra i Sapienti dell’età sua sapientissimo / 1300.
Andalò intraprese numerosi viaggi in qualità di ambasciatore sia nel Mediterraneo che in tutta Europa. Fu maestro e amico di molti suoi illustri contemporanei come Marco Polo e Boccaccio. Come testimoniato da alcuni suoi scritti conservati in diverse biblioteche europee il Di Negro fu anche medico, chimico, scienziato e poeta.
Al civ. n. 4 la loggia con due grandi arcate a sesto acuto, tamponata con un’ampia vetrata, si distingue per la presenza di una strepitosa colonna ottagonale in pietra bianco nera. In cima i resti di un capitello sul quale si possono ancora ammirare tracce di un volatile.
La Grande Bellezza…
In copertina Vico Denègri. Foto di Stefano Eloggi.