Sul retro di Palazzo di San Giorgio nella parte verso Piazza della Raibetta si trova l’edicola della Madonna Assunta del sec. XVIII.
Due angeli alati offrono dei vassoi colmi di fiori alla Vergine la cui marmorea statua custodita nella nicchia è protetta da un’orribile grata in ferro.
Sotto il fastigio ondulato spiccano una conchiglia e due teste di cherubini. Sopra altre due teste di cherubini alati accompagnano il ricciolo del profilo.
Più in alto due angeli in volo sorreggono la grande corona della Madonna Regina della Città.
In cima il monogramma di Maria scolpito in una ciotola floreale con raggiera domina lo sfarzoso baldacchino dorato, decorato con fregi floreali.
Sul cartiglio l’epigrafe:
“Viciniae Opifices / Sibi Svisqve”.
Dal resoconto dell’Alizeri risultava anche un’altra dicitura: “Pulchra ut Luna”, oggi scomparsa.