Lontane e misteriose contrade anglosassoni? No un tappeto verde che conduce alla secentesca farmacia di S. Anna, il regno delle erbe.
All’interno vasellami, ricettari, mobilio e arredi d’epoca.
Fra le tante specialità si possono trovare i decotti di china, lo zucchero bianco grezzo, le tavolette contro i vermi, la manna, i sali inglesi, il cinnamonio, il rosolio, unguento di fior di papavero e persino un rimedio per la rogna.
E ancora: sciroppo di altea, di rose e di salsapariglia, olio di mandorle dolci, miele rosato, pozione di rabarbaro, pillole lassative di aloe, bardana, intrugli vari a base di valeriana ed ogni tipo di erbe immaginabili.
All’ingresso, a ricordare i confini tra medicina e religione, la statua di un putto regge un cartiglio che recita:
“Nos medicinam paramus. Deus dat nobis salutem”La Grande Bellezza…