Protagonisti certo sembrano i colorati ombrellini che hanno allietato i primaverili percorsi cittadini.
Ma sullo sfondo, all’angolo fra Vico Superiore del Ferro e Vico Speranza, spicca lo sfarzoso baldacchino della settecentesca edicola della Madonna del Carmine.
Assai scenografici i drappi colorati di blu con i profili in giallo ocra che sembrano fare pendant con i sovrastanti azzurri parëgua.
Ai lati della nicchia due teste di cherubini sorreggono il timpano alla cui base campeggia l’iscrizione:
“Ave Maria / Aera Habintantium / in Hoc Viculo / 1789.
La statua originale, andata persa, è stata sostituita con un’anonima immagine di fine ‘900.
Mattina presto: mentre il bar prepara i tavolini per i suoi avventori, il caruggio non si è ancora svegliato.
La Grande Bellezza…