Collocata all’altezza del secondo piano del civ. n. 26 di Via Luccoli si trova un edicola del XIV sec. della Madonna col Bambino, San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo, una delle poche in stile gotico della città. Fin qui nulla di strano –direte voi- una delle tante edicole sparse per i caruggi. Peccato che il muro al quale si appoggi risulti sommariamente intonacato e la statua, infastidita da una sbatacchiante persiana, sia affiancata da un orrendo tubo di raccolta delle acque piovane. Per questo l’ho amaramente ribattezzata “la Madonna del pluviale”.
La particolarità di quest’immagine sta nel fatto che non è, come di solito avviene, contenuta in un tempietto, bensì concepita come un trittico di una pala: al centro la statua della Vergine con il bambinello mentre , ai lati, sotto due cuspidi coniche , i santi Giovanni Battista e Michele con quest’ultimo che calpesta il drago.
Alla base una grottesca rappresentazione della natura umana.
Pur passando spesso in via Lucoli, e cercando di guardare il meglio possibile i bellissimi palazzi che vi sono, non ho mai visto questa Madonna. Ma è mai possibile che queste piccole opere d’arte spesso non vengono tenute nella giusta considerazione. .?
Ne abbiamo troppe e, spesso, chi dovrebbe tutelarle neanche le conosce.
Volere è potere.Mi rendo conto vi siano altre priorità ma questo è un esempio di sufficienza e incuria facilmente risolvibile.
Sicuramente ci saranno dei vincoli strutturali che hanno”forzato” la posizione del pluviale, ma davvero non ci saranno alternative? Una possibilità di “liberare” la Madonna?
Tr.ovo scandaloso che l’attesa dei beni storici di fatto o vincolati non distinguo sia esercitata in questo modo indegno.E’ ben vero che questo rispecchia la poca sensibilità dei proprietari, ma chi è deputato a proteggere le belle cose non può ignorarle e permettere tali scempi.O perché l’opera è di argomento sacro e ormai siamo tutti “miscredenti” si può permettere qualsiasi cosa. Chi doveva vigilare va rimosso e spedito in qualche posto dove non possa far danno.Il patrimonio artistico è sacro qualsiasi tema tratti. Il patrimonio artistico è degli Italiani non mio o del Condominio e va tutelato per se stesso e per i nostri figli.
Nel mio commento precedente all’inizio c’è un errore:ho l’attesa invece che la tutela. Non sono riuscito a correggere.