Quando Recco, la Ricina di romana memoria, non aveva, in quanto a bellezza, nulla da invidiare alla vicina Camogli… quando si poteva mangiare il pesce appena pescato dai gozzi, sopra una rudimentale palafitta sul mare… quando l’antico borgo marinaro non era ancora stato devastato dai bombardamenti alleati avvenuti durante la seconda guerra mondiale. Tra il 10 novembre 1943 e il 28 giugno del ’44 Recco, infatti, venne praticamente rasa al suolo da 27 incursioni aeree volte, in particolare, a distruggere il ponte della ferrovia, passaggio strategico per i rifornimenti alle forze nemiche della Wehrmacht.
Ho vissuto molti anni a Recco e il pesce appena pescato lo mangiavamo anche dopo la guerra. Mia mamma lo preparava anche crudo con olio e limone e era una meraviglia. Il mare era pulito e noi ragazzi mangiavamo anche le patelle staccate dagli scogli.Ciao sushi non hai alcun sapore.
Meraviglioso si`… il pesce Ligure del nostro golfo e` unicamente buono. Ma per mangiarlo bisogna essere “sul posto”. Il sushi, o meglio il sashimi, anche quel pesce e` buonissimo, specialmente in GIAPPONE! Come si diceva, per mangiarlo buono bisognerebbe esser “sul posto”. Io, Genovese, sono fortunato di avere famiglia Giapponese, cosi` conosco e amo entrambi… “o pescio zeneise e o sushi giapponeise” !!!
… direi che la foto non è di Recco… sullo sfondo ci sarebbe il promontorio di Portofino
Una breve ricerca conferma che questa e` chiaramente RECCO. I monte di Portofino e`”fuori campo” e non visibile con questa angolazione. Riferirsi a questo sito con meravigliose immagini: http://www.comune.recco.ge.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/31
Proprio così, Gianni!
E’ Recco prima dei bombardamenti.
Questo è proprio Recco, ho vissuto a Recco per 15 anni fino all’84 ed avevo un negozio proprio in fondo alla spiaggia sulla sx e lo ricordo con affetto ed ho mia moglie conosciuta a Recco nel 1969 nata a Sori.
E’ proprio la spiaggia di Recco e sullo sfondo il campanile della chiesa di San Michele e il convento di San Francesco visibili ancora oggi!
Il resto è stato distrutto dai bombardamenti.
Ha ragione Carlo è Recco, nel convento di S.Francesco, durante i bombardamenti, si trovava fra Nazareno Fabbretti OFM, poi divenuti celebre scrittore, predicatore e conferenziere. Io lo sentii nella mia scuola Agli Angeli a Verona, venuto apposta per tenere delle conferenze.Personalità geniale, animato da profondo spirito evangelico.