Questa, per dimensioni ed importanza, poderosa edicola della “Protettrice della città” realizzata dai fratelli Orsolino venne collocata sulla Porta di Ponte Spinola nel 1745 per sorvegliare i traffici marittimi. La Madonna Regina è rappresentata seduta con in braccio il Bambino. In origine le due figure erano ornate dalle corone e la Vergine, con la mano destra, impugnava lo scettro del potere dogale. Nel 1840, per volontà del re sabaudo Carlo Alberto, venne trasferita in una nicchia ricavata, in corrispondenza di Piazza dello Statuto, sotto il muro di confine di Palazzo Reale. Oggi è protetta da una porta in ferro con tanto di vetro antisfondamento, purtroppo già scheggiato e da un cancelletto. Il grande basamento su cui è posta reca, ormai abrasa, la scritta che testimonia il trasferimento della statua.
Un’altra statua della Madonna Regina, sempre opera di Tommaso Orsolino si trovava nei pressi di Porta Reale e venne trasferita, in seguito ai lavori di demolizione del varco resisi necessari per il tracciamento della nuova via Carlo Alberto, nello spiazzo antistante la chiesa dei Cappuccini, meglio nota come “Madonna della SS. Concezione”.
Un tempo oggetto di preghiera da parte dei camalli del porto oggi è LEI a supplicare assistenza agli Enti Pubblici che l’hanno lasciata esposta agli insulti e alle ingiurie degli Infedeli e all’indifferenza dei passanti.
Un altro piccolo esempio dell’incuria e del degrado dei nostri monumenti e della scarsa attenzione per la nostra storia. Questi sono il rispetto e l’importanza che accordiamo al nostro passato e il disamore per la nostra città che trasmettiamo ai turisti.
Dicevano gli antichi “più una civiltà si prende cura dei propri monumenti e della propria cultura, tanto più radioso sarà il suo approccio al futuro”.
Allora il nostro futuro è segnato. Non abbiamo fatto altro che distruggere il nostro passato e lasciamo andare in malora il centro storico più grande e più bello d’ Europa
Aver scelto la Vergine Maria come protettrice di Genova, mi è sempre parso un segno, oltre che di pietà cristiana, di saggezza. E’ dal rispetto della donna, di cui la Madonna è simbolo,che si genera la civiltà, il gusto della vita, l’amore per le nuove generazioni.
P.S. Mia Madre, genovese, si sposò in Veneto, visse a Verona, ma sul suo terrazzino appese una mattonella artistica di Genova, Città di Maria.