Da Tacito a Svetonio, da Posidonio a Diodoro Siculo, da Livio a Sallustio, fino a Plutarco, sono tutti concordi nel descrivere i Liguri come una selvaggia e combattiva popolazione montana:
Racconta, ad esempio, Diodoro: “I Liguri che abitano questa regione coltivano una terra sassosa e del tutto sterile che, in cambio delle cure e degli sforzi sofferti dai nativi, offre pochi frutti utili alla sopravvivenza.
Perciò gli abitanti sono resistentissimi alle fatiche e, per il continuo esercizio fisico, vigorosi; giacché, ben lontani dall’indolenza generata dalle dissolutezze, sono sciolti nei movimenti ed eccellenti per vigore negli scontri di guerra”.
Anche il celebre tragico greco Eschilo, nel suo “Prometeo Liberato”, ne racconta le caratterische quando il protagonista, per ricompensare Ercole, il quale ha ucciso L’Aquila che lo tormentava, gli preannuncia il cammino che dovrà percorrere e le insidie che incontrerà nel sostenere le ultime fatiche:
“Incontrerai l’intrepido esercito dei Liguri, contro i quali, sappilo, per quanto tu sia forte, la lotta non ti sarà facile.
È destino che nel combattimento ti vengano a mancare i dardi, né sul terreno potrai trovare alcuna pietra con cui difenderti, poiché colà il suolo è tutto acquitrinoso.
Ma, vedendoti in difficoltà, Zeus avrà pietà di te: adunerà sotto il cielo cupi e pesanti nembi e coprirà il terreno con una grandine di pietre arrotondate con cui potrai respingere e inseguire l’esercito dei Liguri.”
Posidonio, invece, si sofferma sui Liguri marittimi, i genovesi, che: “… sono coraggiosi e nobili non solo in guerra ma anche in quelle circostanze della vita non scevre di pericolo.
Come mercanti solcano il mare di Sardegna e quello Libico, slanciandosi coraggiosamente in pericoli senza soccorso… sopportano le più paurose condizioni atmosferiche che l’inverno crea tremendamente”.
Per i Greci, i Liguri, degni di Ercole, per i Romani, signori del mare…
Virgilio nelle “Georgiche” definisce il ligure “adsueto malo ligurem”, avvezzo alle difficoltà.
Non a caso, Asterix e Obelix, quelli veri, erano Liguri, ed hanno respinto Roma per oltre un secolo, risultando, fra tutte, la più ostica fra le conquiste imperiali…
Ma questa è un’altra storia…
Leggere questa cronaca della nostra Genova è per me importantissimo: da tempo la mia memoria vacilla e ritrovare cose dimenticate mi riempie di gioia.
Mi piacciono queste descrizioni leggendarie (ma fino a un certo punto)dei Liguri. Anche gli antichi Greci e Romani riconoscono che i Liguri erano uomini forti,grandi combattenti,grandi marinai e abili commercianti.
Belli i tuoi racconti su Genova e la Liguria. .
Grazie Orietta!