“Genova la conosci: è imponente, solida, quasi altera, pulita, benestante; notevolissima è la diffusione della lingua tedesca negli alberghi e nei negozi… vi sono più insegne tedesche a Genova che a Trieste o Praga…
Alla fine della settimana ritornerò, avendo consumato buona parte dei miei onorari editoriali, presto vedrò l’ultimo olivo, l’ultima magnolia e così via…”.
In questa lettera ad un amico, datata 17 settembre 1905, il padre della psicanalisi Sigmund Freud esternava il desiderio di rientrare nella sua dimora di Rapallo.
Testimonianze di altri tempi purtroppo