Via di Scurreria (la nuova).

La via di Scurreria venne aperta nel XVI sec. per volontà di Gio. Giacomo Imperiale per dare un accesso più consono al suo sontuoso palazzo di Campetto.

La zona infatti anticamente nota con il nome di contrada scutaria (odierna Scurreria la Vecchia) perché sede delle officine degli scudai, era un dedalo intricato di stretti caruggi. In un secondo momento nel quartiere si aggiunsero anche le botteghe dei “Toscani”, come erano comunemente indicati i setaioli.

L’inizio della via, dove oggi si trova la farmacia del Duomo, costituiva infatti la piazzetta dei Toscani. Durante alcuni lavori di ripristino della sede stradale avvenuti nel 1843 vennero rinvenute in questo tratto di strada tombe, urne cinerarie in terracotta di epoca preromana e monete romane.

La famiglia Imperiale, molto ricca ed influente anche in oriente, possedeva, come testimoniato dalle iscrizioni sparse qua e la, quasi tutti i palazzi della strada.

All’angolo infatti fra Scurreria e Campetto una lapide certifica i lavori di ampliamento della via:

Io. Iacobvs Imperialis Vincentii . / Pvblico Privatoq. Comodo ac Vrbis Decori / Prospiciens Qvam Plvrimis Domibvs Coe(mp)tis, / et Dirvtis. Viam Hanc, Cvi Ab Avctoris / Familia Nomen Inditvm, Aere Svo / Faccendam Ornandam Sternendamq. / Cvravit. An. Sai. MDXIIIC.

In Copertina: Via di Scurreria con sullo sfondo Palazzo Imperiale. Foto di Stefano Eloggi.

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