Quando fate gli auguri del lunedì di Pasqua, ricordatevi che a Genova si dice Lunesdi de l’Angeo, ovvero Lunedì dell’Angelo.
Con il temine Pasquetta (Pasqueta in lingua genovese) infatti in Liguria ci si riferisce alla festa dell’Epifania.
Nel cristianesimo occidentale il lunedì dell’Angelo è il secondo giorno dell’Ottava (settimana) di Pasqua, e nel cristianesimo orientale è anche il secondo giorno della settimana luminosa.
Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda la manifestazione dell’angelo alle donne giunte al sepolcro.
Secondo il Vangelo infatti (Matteo 28:1-10) le donne si recarono al sepolcro di Gesù dopo la sua morte. Una volta giunte sul posto, non trovarono il corpo del Signore ma un Angelo che le aspettava. In quel momento le donne ricevettero la grande notizia con le parole dell’Angelo:
“Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto.”
In Liguria l’espressione “lunedì dell’Angelo” è ormai tradizionale anche se non appartiene al calendario liturgico canonico della Chiesa cattolica, il quale lo indica come lunedì fra l’Ottava di Pasqua, alla stessa stregua degli altri giorni dell’ottava settimana (martedì, mercoledì ecc.).
Il lunedì dell’Angelo quindi non è giorno di precetto per i cattolici ed è diventata nel tempo un’abituale festa civile ottima occasione per scampagnate, pic nic e gite fuori porta.
Così al suono rituale delle campane a festa per la Resurrezione si è sostituito lo scoppiettare profano delle braci dei barbecues.
In Copertina: Giovan Battista Gaulli detto Baciccio (attribuito), Le tre Marie al sepolcro.