Nei pressi di Piazza di Pellicceria si incontra il vico della Tartaruga.
Il caruggio fa parte di quella seria di vicoli senza intestazione che, con la riforma toponomastica del 1868, si decise di intitolare a nomi di animali.
Fatto questo che mi ha sempre lasciato perplesso.
Con tanti personaggi infatti che hanno nobilitato nel corso dei secoli la storia, in particolare marittima, cittadina (penso ad esempio Benedetto Zaccaria e Lanzarotto di Malocello che sono ricordati solo a Pegli e i Pessagno a Sestri Ponente) non mi capacito come i funzionari preposti abbiano invece partorito, in ossequio alla moda del momento, una scelta così banale.
In Copertina: Vico della Tartaruga. Foto di Giovanni Cogorno.
Anche Amedeo Pescio, nel suo bellissimo “I nomi delle strade di Genova”, è contrario a questo uso di battezzare le strade con nomi di animali.