A pochi passi dalla brulicante piazza Banchi si imbuca un caruggio molto meno frequentato: vico Denegri.
Qui, superato la famosa loggia con la colonna ottagonale di palazzo Ambrogio Di Negro, varcato l’archivolto si è improvvisamente proiettati in un altro mondo.
Un mondo fatto di abbandono, trascuratezza e disamore purtroppo per la propria città.
Capita così che il portale in marmo bianco del civ. n. 8 sia trasandato.
Le colonne doriche e lo stemma abraso, oltre al degrado e alla sporcizia, subiscono l’onta dei gradini consunti e, soprattutto, dell’antistante sede stradale sconnessa con lastre di pietra addirittura divelte.
In Copertina: Il portone del civ. n. 8 di vico Denegri. Foto di Giovanni Cogorno.