Le chiese di Santa Zita, di Borgo Incrociati e di Santa Croce in origine erano il luogo di culto della comunità lucchese a Genova.
Nell’antico quartiere medievale di Borgo Pila fino al 1278 infatti, per volere dei mercanti e tessitori toscani, si trovava il tempio intitolato al Volto Santo, simulacro assai venerato a Lucca.
Dopo tale data la chiesa venne dedicata alla martire loro concittadina Zita e diventò punto di riferimento per gli abitanti della zona del Bisagno.
Nel ‘400 poi l’edificio fu gravemente danneggiato da una piena del fiume e, demolito, successivamente ricostruito.
Alla fine del’800 la chiesa, di dimensioni insufficienti per accogliere i fedeli, venne ancora atterrata.
Così nel 1893, grazie alla donazione di un terreno adiacente da parte della Duchessa di Galliera, in quella che a quel tempo era via Minerva, oggi Corso Buenos Aires, venne riedificata nelle attuali forme neo rinascimentali in stile fiorentino.
Della chiesa quattrocentesca rimangono una statua della Madonna di Città, una tela di Valerio Castello con il Miracolo di santa Zita e il portale della vecchia chiesa.
Quest’ultimo è stato collocato nella parte posteriore della chiesa lato via Santa Zita: sul suo architrave reca tre statue (un Crocifisso con ai lati la Madonna e san Giovanni Battista), provenienti da un altare scomparso; sono tutte e tre opera del maestro Giovanni Antonio Paracca (XVI secolo), noto anche come il Valsoldo.
In Copertina: il Portale originario di Santa Zita. Foto dell’autore.