L’origine del toponimo rimanda alla presenza dei cannicci che costeggiavano il tragitto che degradava dal Piano di S. Andrea al mare.
Fino al X secolo il Canneto segnava il confine dell’antico castrum ed era fiancheggiato dalle prime mura cittadine che proprio in quel periodo vennero ampliate per inglobare il palazzo Fieschi (futuro Ducale) e la Cattedrale.
Il budello che si immette nel ventre cittadino è tradizionale meta degli acquisti alimentari natalizi.
Numerosi sono gli spunti storici artistici che si possono cogliere in questo caruggio.
Ad esempio in questo scatto sul lato sinistro s’intravede il cinquecentesco sovrapporta del civ. 67a/r con San Giorgio che uccide il drago.
Di fronte invece si scorge il profilo del contemporaneo portale del palazzo De Franceschi al civ. 72r.
In copertina: Canneto il Lungo. Foto di Leti Gagge.